:: GUIDA EPISODI | #6.16 "THAT WAS THEN" ::
Ecco in italiano le traduzioni di tutti dialoghi e le foto di alcune scene dell'episodio.

"That was then - Il passato è passato"

PROLOGO
01. INTERNO. APPARTAMENTO DI PACEY E JACK - SERA
[Pacey è seduto sul divano di fronte alla sua televisione a schermo gigante riparata che fa zapping fra i vari canali.]
:: pacey ::Televisione: Se tu fossi davvero gentile, io potrei appoggiarti la borsa là sopra.
[Cambia Canale]
Televisione: Che succede? Chi è questo ragazzo, Vicki?
[Cambia Canale]
Televisione: Per collezionare il necessario—
[Cambia Canale]
Televisione: Ahh!
[Cambia Canale]
[Pacey si alza e con un salto scavalca il divano e va verso la finestra, la apre e guarda l'Hell's Kitchen dall'altra parte della strada.]
Televisione: Il guaio è che tu potresti sposare uno di noi...
[Pacey spegne la televisione con il telecomando, poi afferra la giacca e va verso la porta. Lui la apre, e di fronte vede Joey, che stava per bussare.]
:: joey e pacey ::Joey: [Schiarendosi la voce] Cattivo tempismo? Tu stai per uscire.
Pacey: Uh, no. E'... un tempismo cosmico. Stavo per andare da te.
Joey: Davvero?
Pacey: Sì. Sì. Speravo, uh, speravo che noi saremo potuti rimanere in piedi sentendoci in imbarazzo sulla porta di casa, e uh, per me sta funzionando alla grande.
Joey: Non è imbarazzante, Pacey.
[Un lungo silenzio]
Joey: [Sospira] Che ne dici se entro dentro?
Pacey: Ottima idea. Entra. Uh... posso offrirti qualcosa? Vuoi qualcosa da bere?
Joey: Uh, no, sto bene.
Pacey: Sei, uh, sei affamata?
Joey: Sai cosa sarebbe bello?
Pacey: Una pizza? E' buffo. A dir la verità anch'io stavo pensando alla pizza.
Joey: Sarebbe bello se noi smettessimo di essere così cortesi.
Pacey: Oh. Sai, a dir la verità, sono molto contento che tu l'abbia detto, perché per settimane mi sono preparato ad abusare di te emotivamente. Volevo solo essere sicuro che tu fossi pronta.
Joey: Pacey.
Pacey: Ok, la smetto. [Ride]
Joey: Tu lo rimpiangi?
Pacey: Quale parte?
Joey: Tu rimpiangi di avermi detto quello che mi ha detto?
Pacey: Immagino che in realtà... dipenda dal fatto che tu abbia o non abbia rimpianto di averlo sentito.
Joey: E' difficile rimpiangere di aver sentito qualcosa che è già stata nell'anticamera del tuo cervello. Ma... penso di rimpiangere la realtà come... solo come concetto generale.
Pacey: Davvero?
Joey: Ricordi quando da bambino leggevi "Scegli i tuoi libri d'avventura"?
Pacey: Beh... [Ride] ... Entrambi sappiamo che io ero un noto illetterato fino alla prima superiore.
Joey: Giusto. Ok. Bene... io mi ricordo, ma... imbrogliavo. Ogni volta che un capitolo non andava nel modo in cui volevo, io non lo finivo nemmeno. Ritornavo semplicemente all'inizio fino a quando... avevo il lieto fine.
Pacey: Sì. Lo fanno tutti.
Joey: Sì, ma non è esattamente il modo più realistico di vivere la tua vita.
Pacey: Ma--aspetta, cosa ti fa pensare che una falsa mossa rovinerà tutta la nostra storia?
Joey: Il passato.
Pacey: Sì. Questo era allora. Joey... Sono serio. Adesso siamo più maturi. Voglio dire, non è che io scapperò dalla porta se non mi piace la tua scelta.
Joey: Ok. Beh, allora... di cosa hai paura?
Pacey: Perché la--l'intera ... possibile situazione sia solo un brutto scherzo.
Joey: Non mi piace questo capitolo. E' troppo negativo.
Pacey: Beh ... immagino che forse stia solo cercando di esaurire tutti i possibili scenari, perché voglio essere certo che tu sia cresciuta abbastanza per stare insieme senza dover sempre ripetere la nostra storia. Perché ... mi piacerebbe davvero guardare al nostro futuro.
[Joey si siede sullo schienale del divano e Pacey prende una sedia e si siede di fronte a lei.]
Joey: Tu vuoi ricominciare da zero.
Pacey: Beh ... si e no. Non voglio che le mie offese precedenti mi si ritorcano contro.
Joey: Beh ... voglio dire, siamo d'accordo che tu ed io abbiamo ... sai, detto delle cose- e fatto delle cose che ... rimpiangiamo, ma ... siamo cambiati, non credi?
Pacey: Si. Si.
Joey: [Sospira]
Pacey: Allora io andrò ... a pensare ad alcune cose. E ... tu andrai a penserai ad alcune cose. E probabilmente dovresti andare adesso prima che perde la capacità di pensare con chiarezza a queste cose.
Joey: Beh ... va bene. Ma ... Pace, non lo so. Insomma, non pensi che ... questo sia un po' troppo delicato da affrontare senza un piano?
Pacey: Un piano. Beh ... uhm, sai, io ... [Ride] apprezzo il fatto che tu sia una schiava dell'organizzazione, ma non sono certo di come stabilire le decisioni che cambiano la vita.
Joey: Quello che intendevo...
Pacey: [Ride]
Joey: ... è che ... sai ... io potrei chiamarti, oppure tu potresti chiamare me e vedere come—:: pacey e joey ::
Pacey: Giusto. Come se tu non avessi mai avuto bisogno di una scusa.
[I due ora sono più vicini, e Pacey si avvicina lentamente per baciarla, ma prima che le loro labbra si sfiorino, Joey si volta.]
Joey: Dovrei andare.
Pacey: Certo. [Ride e sospira]
Joey: Che mi dici di quella pizza?
Pacey: Beh, quella sarebbe una storia completamente diversa.

[Sigla d'Apertura]

02. ESTERNO. CAMPUS DEL WORTHINGTON - GIORNO
[Joey ed il professor Heston stanno andando insieme in classe, ed Heston sta convincendo Joey ad aiutarlo per una faccenda.]
Heston: Avanti, Potter. Di certo sa quando sia difficile procurarsi un incontro con un membro della Facoltà di Sociologia. Voglio dire, queste donne sono astute e stravaganti e mi guardano come se fossi l'ultimo caso di studio sul fallimento dell'uomo moderno.
Joey: Pensavo avesse rinunciato alle donne visto il suo ultimo disastro.
Heston: Oh, l'avevo fatto, soprattutto dopo aver trascorso del tempo con Harley ed aver capito quanto malvagio sia il gentil sesso sin dal concepimento, ma avanti, ammettiamolo, se non lo facessi adesso, morirei da solo in una vecchia casa. Quindi, che mi dice? Alle 3:30 voi ragazze potete studiare, e io posso cercare di trovare una camicia button-down di questo decennio.
:: joey ed il prof. heston ::Joey: Va bene. Ok? Ma non sono d'accordo con la faccenda dell'appuntamento. Penso che per lei sia arrivato il momento di guardarsi dentro.
Heston: Lei è così saggia sin da quando la distanza l'ha lasciata single. Ehi, nemmeno io sono d'accordo di sguinzagliare Harley ancora a lei. In questi giorni mi è sembrata troppo confusa. Penso si droghi.
Joey: Si chiamano ormoni. Io non mi preoccuperei.
Heston: Io sono--io sono molto preoccupato per lei. Lei--lei ha delle foto di ragazzi sul soffitto proprio sopra il suo letto. Voglio dire, perché là, Potter? A quale scopo  suppone che servano quelle fotografie in quella particolare collocazione?
Joey: Professor Heston, Harley è del tutto normale. Uno potrebbe persino preoccuparsi che lei sia un cliché.
Heston: A me non piace che lei sia una ragazza normale. Ho corrotto molte di loro, e loro farebbero di tutto per non essere normali. Voglio che assomigli a lei. Sa, ansiosa, studiosa, incline a stare con i ragazzi che vivono lontano, molto lontano.
Joey: La ringrazio.
Heston: Allora, niente ragazzi in casa oppure che telefonino a casa oppure che si fermino mentre stanno camminando vicino casa.
Joey: E' meglio che stia attento, lo sa. La deviazione sessuale potrebbe non essere nei pensieri di Harley, ma se continua ad essere così restrittivo nei suoi confronti, lei capirà che esiste qualcosa di divertente e impertinente che a quanto pare si sta lasciando sfuggire.
Heston: Si, ho già accettato il fatto che io sia impotente contro i ragazzi alpha del liceo. Non posso combatterli, quindi costruirò un fossato attorno alla casa. Che mi dice di lei? Lei aveva un ragazzo al liceo, giusto? Che tipo era?
Joey: Le persone cambiano.
Heston: 3:30, Potter. Ehi, e lasci perdere la sua mente aperta a casa. Non voglio che lei macchi Harley con tutto quel libero arbitrio e il tirar fuori il meglio dalle persone e tutto il resto.


03. ESTERNO. DI FRONTE AL CAPESIDE HIGH SCHOOL - GIORNO
[Dawson è in piedi di fronte all'ingresso principale, poi il professor Gold si avvicina a lui.]
:: dawson ::Prof. Gold: Dawson Leery, questa è la tua vita.
Dawson: Era proprio quello che stavo pensando. Come sta Sig. Gold?
Prof. Gold: A parte la natura surreale delle cose, bene. Grazie per esser venuto qui oggi, Dawson. La classe è molto emozionata. Hai dato loro una speranza per evadere.
Dawson: Ah, quindi non si sono soffermati a pensare sul perché io sia tornato.
Prof. Gold: Penso che loro credano di essere solo un pit stop tra un progetto e l'altro.
:: dawson ed il prof. gold ::Dawson: Sarebbe bello.
Prof. Gold: Le cose vanno a rilento?
Dawson: Eh. Beh .. diciamo che stavo cercando di trovare un modo per dire a quei ragazzi come raggiungere il successo così ho deciso di guardare tutti i miei vecchi film. Mi sono chiesto perché non mi sono iscritto alla facoltà di legge.
Prof. Gold: Mi sembra che tu sia pronto ad affrontare la mia classe. Andiamo, Dawson.


04. INTERNO. UFFICIO DI PACEY - GIORNO
[Pacey è al telefono con un cliente.]
Pacey: No, Marty, la ringrazio, mi creda. Va bene. Le parlerò presto. Le passo la mia segretaria. Bene. Arrivederci.
[Pacey riaggancia e suona l'interfono.]
Interfono: Sig. Witter?
:: pacey ::Pacey: Si, Liz, cos'hai per me?
Interfono: Ha una chiamata sulla linea uno. Penso sia—
Pacey: Ok, grazie.
[Pacey alza la cornetta del telefono.]
Pacey: Pronto. Pacey Witter. Cosa posso fare-- ehi, come stai? Ok, uhm, in quale ospedale siete? Va bene. Sto arrivando. Va bene. Ciao.


05. INTERNO. OSPEDALE DI CAPESIDE - GIORNO
[Doug è appoggiato al bancone che si sfrega gli occhi, quando Pacey cammina per il corridoio dietro lui. Pacey si guarda intorno, vede Doug e si avvicina a lui.]
Pacey: Doug, Doug, ehi. Dove è?
Doug: L'hanno appena portato giù per fargli delle analisi, ma è in piedi, Pace. Per lo meno cammina. Ho mandato tutti gli altri a casa. La mamma era esausta, e non la biasimo.
Pacey: Questa è la sua camera?
Doug: Si. Si. Stanno per tornare.
[Pacey guarda dentro la camera.]
Pacey: Uhm, Dougie, chi è quel vecchio? Quella è la sala d'attesa per l'obitorio o cosa?
:: pacey e doug ::Doug: Pacey, non ti siediti?
Pacey: Perché non gli avete preso una camera privata?
Doug: Ascolta, ci abbiamo provato, ok? Erano tutte complete. Non c'era il tempo per discuterne.
Pacey: Beh, adesso l'abbiamo, giusto? Ad ogni modo, che tipo di analisi gli stanno facendo?
Doug: Solamente analisi di routine, Pacey.
Pacey: Cos'era un attacco di cuore?
Doug: No, non esattamente. L'hanno chiamata Aritmia accelerata. Non capisco molto della scienza medica—
Pacey: Beh, dove posso trovare qualcuno che mi sappia dire di che diavolo parlano?
Doug: Sai una cosa, Pacey? Mi piacerebbe sedermi e raccontarti tutto. Infatti, questo è quello che avevo intenzione di fare, ma tu non puoi piombare qui e accusarmi di non sapere di cosa sto parlando visto che sono stato qui per tutto il giorno.
Pacey: Ehi, Doug, sarei arrivato qui prima se tu mi avresti chiamato prima.
Doug: Mi dispiace, ma siamo stati molto occupati. Stavo cercando di non far venire un esaurimento nervoso a tua madre e tua sorella mentre guardavamo nostro padre esser trasportato in ambulanza. Quindi mi dispiace se le cose non sono abbastanza buone per il futuro membro di Wall Street ma alcuni di noi erano concentrati su cose più importanti, come il fatto che papà sia sopravvissuto.
[Doug si volta e va via.]


06. INTERNO. AULA DEL PROF. GOLD - GIORNO
[Dawson e la classe hanno appena finito di guardare il film che lui e Todd hanno girato, Wicked Dead. E gli studenti applaudono.]
:: dawson ::Dawson: Allora ... avete delle domande?
Studente 1: Todd Carr è davvero colui che ha diretto il film, giusto?
Dawson: Si. Si. Lui ha diretto tutto. Eccetto-- eccetto il finale, a dir la verità, che è drasticamente differente—
Studente 2: Todd Carr è il regista noto per i suoi video musicali pieni di nudità gratuita e i festini occasionali, ma lei è più un sentimentale realistico, giusto?
[Dawson guarda il Sig. Gold che sorride.]
Dawson: E' questo quello che si dice in giro?
Prof. Gold: Ho colto l'opportunità di mostrare ai ragazzi alcune copie dei tuoi primi lavori. Sai, per fare un piccolo paragone e confronto.
Dawson: Uh-huh.
Studente 2: Allora, quando si ha a che fare con uno stile diverso, e si deve aggiustare il lavoro di qualcun'altro, non è un grande sforzo non metterci del proprio?
Dawson: Fortunatamente, conoscevo Todd molto bene, ci abbiamo lavorato per tanto tempo, l'abbiamo finita con l'avere la stessa visione.
Studente 2: Lei pensa che sia una buona cosa, dato che il film è uscito direttamente per la tv via cavo? E che lei non sia andato alla scuola di cinematografia, giusto?
Dawson: No, non l'ho frequentata. Uhm, Woody Allen si ritirò dalla N.Y.U. Quindi, voglio dire, si tratta solo di quanto tu voglia imparare.
[La campanella suona, ed i ragazzi lasciano l'aula e lo studente che gli ha fatto le domande si ferma e aspetta che tutti i suoi compagni siano usciti.]
Studente 2: Ha un minuto o 18?
Dawson: Uhm, si. Certo. Scusa. Come ti chiami?
Studente 2: George. Mi piacerebbe mostrarle il mio film. Spero non le dispiacia. Il prof. Gold ha detto che potrebbe essere una buona idea.
Prof. Gold: Cose personali.
Dawson: Mi piacerebbe. Ti dico una cosa. Dammi 10 minuti, e poi noi, uhm, lo guarderemo qui ... se per il Sig. Gold è d'accordo.
[Dawson guarda il professor Gold, il quale fa cenno di sì con la testa.]
:: george, dawson e il prof. gold ::Studente 2/George: Fantastico. Ehi, la ringrazio Sig. Leery.
Dawson: La prego non mi dica che mi ha appena chiamato signore.
Prof. Gold: A proposito, il mio nome è Ben.
Dawson: [Ride] E' un ragazzino-- George. Lui pensa di sapere molto. Deve essere difficile da tenere a bada in classe.
Prof. Gold: Dawson, ho aspettato sei anni che tu facessi quest'esperienza e ne è valsa la pena. Grazie ancora.


07. INTERNO. STANZA DI HARLEY - POMERIGGIO
[Harley è seduta sul letto che scrive su un blocchetto degli appunti, mentre ascolta la radio ad un volume piuttosto alto, quando Joey apre la porta, entra e spegne la radio.]
Harley: Ohh, per favore non farlo. Riesco a sentire me stessa pensare quando c'è silenzio. E' ciò mi fa paura.
:: joey ::Joey: Anch'io avrei paura, se dovessi scrivere un compito che tuo padre volesse leggere quando ritorna a casa. Infatti, la stessa cosa mi ha spaventato tante volte. A che pagina sei arrivata?
Harley: E' tutto qui. [Harley si indica la testa con il dito.]
Joey: Giusto. Harley, dobbiamo collaborare. Insomma, tuo padre non sarà più buono con te se continui ad esasperarlo.
Harley: Perché ti importa così tanto?
Joey: Beh ... quando lui perde il controllo su di te, sente il bisogno di esercitare il suo potere su tutti gli altri. Quindi ... tu sei una ragazza intelligente. Voglio vedere un'introduzione tra mezz'ora.
Harley: Come sai che sono intelligente?
Joey: Perché sei già annoiata dalla vita. E la cosa peggiorerà se trascorri i tuoi anni adolescenziali rinchiusa qui. Quindi fallo adesso.
[Joey esce dalla stanza e chiude la porta, Harley accende la radio col telecomando ed alcuni secondi dopo si apre un'anta dell'armadio ed un ragazzo esce fuori.]
Harley: Astuto, Patrick. Davvero astuto.
Patrick: Scusa. Mi sono un po' sovra eccitato là dentro con tutte le tue cose da ragazza.
:: patrick, harley e joey ::Harley: Là dentro ho una giacca a vento, idiota.
Patrick: Profuma di ragazza.
[Lui salta nel letto e inizia a baciarla, quando Joey entra dentro va verso la radio e la spegne.]
Joey: Io tuttavia devo fare—
[Joey si volta verso Harley e vede Patrick.]
Harley: Lui è Patrick. E' il mio ... compagno di studi.
[Joey li fissa incredula.]


08. INTERNO. SALA D'ATTESA DELL'OSPEDALE DI CAPESIDE - POMERIGGIO
[Pacey è accanto al distributore automatico, mentre Doug è seduto in una delle sedie di fronte alla tv.]
Televisione: E come potete vedere ... potete fare questo. Io lo metterò nella mia macchina e ... [Il pubblico urla] in 18 minuti cuocerete una lombata di maiale...
[Pacey si avvicina a Doug con in mano due tazze di caffè.]
Pacey: Ecco del caffè.
Televisione: ... oppure un roast beef. Ok. Ecco la lombata di maiale arrosto. Qui in alto ... guardate qua. Abbiamo delle patate e dei fagioli. Con il consumo di soli 1.200 watts...
[Doug prende il caffè e Pacey si siede accanto a lui.]
Doug: L'hanno trasferito.
Pacey: Si. Sono andato e gli ho procurato una camera privata.
:: pacey e doug ::Doug: Hmm, buon lavoro. Come hai fatto, gli hai passato 20 dollari? Beh, immagino che questo sia l'unico modo per risolvere tutto.
Pacey: Doug, mi dispiace. Mentre venivo qui ero preoccupatissimo nel pensare alle varie possibilità e ... apprezzo il fatto che tu sia rimasto qui tutto il giorno. Mi dispiace, amico. Ero solo un po' nervoso.
Doug: Dovresti provare a fare la colazione con papà e vederlo stringersi il petto e cadere a terra. Voglio dire, l'hai mai visto abbassare la guardia un singolo giorno della tua vita?
Pacey: No. No. Affatto. Ed è probabilmente per questo che sono così spaventato. Voglio dire ... ho trascorso così tanto tempo a farmi capire da quel vecchio quando ero al liceo, ho dimenticato che infondo aveva dei veri sentimenti.
Doug: [Sospira]
[I due rimangono seduti in silenzio.]


09. INTERNO. SALA DA PRANZO DI CASA HESTON - POMERIGGIO
[Harley e Patrick sono seduti al tavolo, mentre Joey passa ai due dei libri e le loro borse.]
Joey: Ok, Patrick-- se questo è il tuo vero nome-- vediamo cosa hai capito. Certamente puoi aiutare Harley con la sua piccola lacuna in Letteratura Americana visto che sei il suo fidato compagno di studi.
:: patrick, joey ed harley ::Patrick: Uhm, a dir la verità non sono nella sua classe.
Joey: Oh, sono scioccata.
Patrick: Heh.
Harley: Ascolta, Joey, ho capito. Ragazzo in camera--male. Non è che fossimo in mutande o qualcosa del genere, ok?
Patrick: Si, insomma, una ragazza come te una volta o due deve aver infranto le regole. Sai cosa voglio dire?
Joey: No, a dir la verità non so cosa vuoi dire.
[Harley guarda Patrick mentre cerca di flirtare con Joey e lo fissa incredula, ma lui non se ne accorge. Poi Joey si siede di fronte a loro.]
Patrick: Ascolta, Josephine, uhm, non avevo l'intenzione di crearti dei problemi. E non voglio entrare nel mezzo di qualsiasi legame che tu ed Harley avete. Sono sicuro che tutti e tre possiamo collaborare.
Joey: Ed ho paura che non sia nel modo in cui credi tu.
Patrick: Harley... è chiaro che abbia creato un po' di tensione. E rispetto la responsabilità che ha questa donna ha assunto nella tua vita.:: joey ::
Joey: Esattamente quanti anni credi che io abbia?
Patrick: Beh, non tanto grande quanto saggia. Sembri essere una persona senza tempo. Addolorata dal mondo, ma grazie a questo più bella.
[Harley alza lo sguardo e inizia ad arrabbiarsi.]
Joey: Questo è molto profondo. Sfortunatamente per te, conosco i tipi come te, e tu sei innocuo. Quindi, tu rimani qui per il resto della serata a studiare ... per davvero.
[Harley e Patrick aprono i loro libri e cominciano a studiare.]


10. INTERNO. SALA D'ATTESA DELL'OSPEDALE DI CAPESIDE - SERA
:: pacey e doug :: [Pacey è accanto ad un telefono pubblico, toglie fuori una piccola rubrica telefonica e inizia a comporre un numero. Dopo un paio di squilli si sente la voce di Joey.]
Joey: [Segreteria telefonica] Ciao, sono Joey. Mi dispiace non posso risponderti. Per favore lascia un messaggio.
[Pacey sta per parlare quando Doug si avvicina a lui.]
Doug: Ehi, Pace, è sveglio. Ora possiamo entrare.
[Lui riaggancia il telefono senza aver lasciato alcun messaggio.]


11. INTERNO. CAMERA DEL SIG. WITTER ALL'OSPEDALE DI CAPESIDE - SERA
[Il Sig. Witter è sdraiato sul letto, mentre il dottore è accanto a lui che gli parla controllando la cartella clinica che ha in mano.]
Dottore: Si tenga in esercizio. Può anche iniziare a fare delle flessioni.
Sig. Witter: Ehi, ragazzi.
Dottore: Ah, questo deve essere l'altro suo figlio, Sig. Witter.
Sig. Witter: Si, dottore questo è Pacey. E' quello di cui le stavo parlando.
Pacey: Si, sono io, la pecora nera. Piacere di conoscerla, dottore.
Dottore: A dir la verità, tuo padre stava parlando in continuazione di quanto sia orgoglioso di te.
Sig. Witter: Si, chi l'avrebbe pensato? E' cambiato in meglio. Uno di questi giorni si prenderà cura di tutti noi.
Pacey: [Ride] Si. Ad ogni modo, come ti senti? Stai bene?
Sig. Witter: Grazie per essere venuto, Pace. Significa molto per me. So quanto tu sia impegnato.
Dottore: Non ho intenzione di interromperla, ma lei è ancora molto debole, Sig. Witter. Un ragazzo alla volta, va bene?
Pacey: Beh, io posso rimanere fuori fino a quando siete pronti.
Sig. Witter: No, Pace. Voglio che tu rimanga. Avanti, siediti.
Doug: Ok. Va bene. Sai, sono stato qui tutto il giorno, giusto? Quindi, uhm ... ehm.
Sig. Witter: Grazie, Dougie.
:: pacey e il sig. witter :: [Doug esce dalla stanza visibilmente risentito, e Pacey si siede accanto al letto.]
Pacey: Va bene.
Sig. Witter: Uhm, sei venuto in auto?
Pacey: Si, si, sono venuto qui il più in fretta possibile.
Sig. Witter: Uhm, non c'era molto traffico?
Pacey: No. Chi viene a Capeside?
Sig. Witter: Si, beh, tu l'hai fatto. Grazie. Lo apprezzo.


12. INTERNO. AULA DEL PROF. GOLD - GIORNO
[Dawson e George sono seduti di fronte al computer che stanno guardando il film di George. Quando il film finisce George lo spegne, e si volta verso Dawson, il quale è seduto accanto a lui in silenzio, senza sapere cosa dire.]
:: dawson e george ::Dawson: [Sospira]
George: Grazie. Grazie mille.
Dawson: Per cosa?
George: Il suo silenzio dice tutto.
Dawson: Heh. Senza offesa, George, ma tu non mi conosci abbastanza per sapere cosa significa il mio silenzio.
George: Secondo il Sig. Gold, significa che lei sta cercando di formulare nel miglior modo possibile come sviscerarmi.
Dawson: Che cosa ha detto?
George: Perché non mi parla del film?
Dawson: Va bene, ascolta. Io ... io sono nuovo a queste cose. Voglio dire ... heh. Hai idea di quanto sia bizzarro tornare al tuo vecchio liceo e cercare di dire qualcosa di profondo sulla vita là fuori?
George: Nessuna offesa e altri obblighi, ma io sono tanto inadeguato a psicanalizzare il suo paralizzante dubbio quanto lei a quanto pare si sente di esserlo per criticare il mio film. E mia madre serve la cena alle 6:00, quindi ...
Dawson: Sto temporeggiando, George, perché non so cosa dire, va bene? Non so cosa dirti. Voglio dire, continua così. Sai, il tuo film è buono. E' davvero buono. Si, hai delle cose da imparare. Insomma, lo sai ... probabilmente dovresti avere fiducia in te stesso quando decidi le inquadrature. Hai bisogno di lavorare con continuità, ma oltre a questo, voglio dire ... le cose importanti-- le cose che non puoi insegnare-- sono ...  sono là.
:: dawson e george ::George: Quindi sono un genio innato. Non c'è nient'altro per me in questi corridoi antiquati?
Dawson: Tu somigli molto a me stesso quando avevo la tua età.
George: Si. Il Sig. Gold ha detto anche quello.
Dawson: Davvero? Beh ... ricorda questa sensazione. George, ricorda come è fare film su qualcosa che hai amato. Di avere la presunzione di farlo a modo tuo, di controllare la tua visione, di tenerla. Voglio dire, questo ... [Sospira] questo mi manca.
George: Si. Lei ha una specie di puzza di talento bruciato addosso. E' spaventoso.
Dawson: Si, ne sono il manifesto. Esci da qui prima che te lo contagi.
[George afferra i suoi libri, si volta per andarsene ma si ferma sulla porta.]
George: Ho pensato fosse buono ... "Creek Days". Molto sdolcinato con della musica banale e tutto il resto, ma non troppe persone hanno più un cuore. Quello non può perderlo, giusto?
Dawson: Spero di no. Va bene. Rimani a scuola, segui le regole e non praticare sport.


13. INTERNO. CAMERA DEL SIG. WITTER ALL'OSPEDALE DI CAPESIDE - SERA
[Pacey è ancora seduto accanto al letto del padre, e i due stanno ancora chiacchierando.]
Sig. Witter: Ad ogni modo, incolpo tua madre, Pacey. Lei ha questo nuovo libro di ricette: "Il bacon fa girare il mondo". [Ride]
Pacey: Beh, immagino che questo non sia il peggior concetto che abbia mai sentito.
Sig. Witter: Lo è quando il bacon è sopra la crostata di mele. [Ride] Penso che lei stia cercando di uccidermi. Il che è molto divertente perché tu sei l'unico della famiglia che ha dei soldi. [Ride]
:: pacey ed il sig. witter ::Pacey: Sai, questa faccenda è seria. Voglio dire, se hai dei problemi cardiaci, papà, devi davvero farci attenzione.
Sig. Witter: Calmati. Non è nulla. E' solo un po' di aritmia accelerata. Dannazione, probabilmente hai la stessa cosa. Non so come mai tuo fratello sia così preoccupato.
Pacey: Beh, penso che tu l'abbia fatto un po' spaventare. Lui ha detto che sei caduto malamente.
Sig. Witter: Ah, sta drammatizzando tutto. Ha bisogno di uscire di più. Ha bisogno di farsi una vita come te. Ascolta, non può essere una cosa buona che tu stia così lontano dall'ufficio.
Pacey: Beh, sono sicuro che date le circostanze capiranno.
Sig. Witter: Che mi dici dei tuoi clienti?
Pacey: Tu sei mio padre.
Sig. Witter: Heh. Faresti davvero qualsiasi cosa per me, vero? Anche dopo tutto, tu sei ancora ... tu sei cresciuto per essere un bravo ragazzo, Pacey. Ho sempre saputo che lo saresti stato. Te l'avrei dovuto dire più spesso.
Pacey: Beh, forse non ti ho sempre ascoltato.
Sig. Witter: Si.
[Pacey stringe la mano al padre.]


14. INTERNO. SOGGIORNO DI CASA HESTON - SERA
[Joey, Harley, e Patrick stanno studiando. Harley sta digitando qualcosa sul suo computer portatile, Joey sta leggendo un libro seduta in una poltrona di fronte a loro, invece, Patrick è seduto accanto ad Harley che fissa Joey. Harley alza lo sguardo e si capisce che è molto arrabbiata.]
:: joey ::Patrick: Joey, ho notato che stai leggendo Don DeLillo. 'White Noise [Rumore Bianco]' è uno dei miei libri preferiti. Sul serio.
Joey: E quando nei tuoi quindici anni sei riuscito a leggerlo?
Patrick: A dir la verità ho sedici anni. Sembro più giovane di quanto sia. Ho preso la patente. Vuoi vederla?
Harley: Vorresti per cortesia stare zitto? Sto cercando di scrivere.
Patrick: Oh, scusa. Joey ed io possiamo andare in un'altra stanza se preferisci.
Joey: No, non possiamo.
Harley: Patrick, perché non te ne vai?
Patrick: Che problema hai?
Harley: Ohh, c'è bisogno di chiederlo? Ti avevo chiesto di venire per studiare.
Patrick: Entrambi sappiamo che—
Harley: Ok, va bene. Non importa. Ti avevo chiesto di venire per stare con me, non per sbavare sulla mia babysitter. Hai idea di quanto sia da maleducati?
Patrick: Non riesco a credere che tu abbia ancora bisogno di una babysitter.
Harley: Quando i tuoi genitori vanno fuori città, non ti fanno stare da Johnson?
Patrick: Si, ma solo per fini di sicurezza.
Harley: Si, quindi non soffocarti accidentalmente con la tua saliva.
Joey: Ok. Questo è abbastanza per entrambi. Possiamo dimenticare tutto e continuare?
Harley: Oh, facile per te, Elena.
Joey: Scusami?
Harley: Sai, la donna che fece salpare migliaia di navi e via dicendo. Colei che fece irritare il popolo e poi si mise a lavorare a maglia da qualche parte in solitudine.
Joey: Ok. Credo che tu stia mischiando i poemi epici.
Harley: Il punto è che il mio ragazzo sta palesemente flirtando con te.
Joey: Lo definiresti davvero in questo modo?
Patrick: Da quand'è che sono il tuo ragazzo?
Harley: Ugh! In questo istante ti sto odiando tantissimo. Ti odio con l'ardente passione di un migliaio di STDs.
[La sigla STDs sta ad indicare "Sexually Transmitted Diseases" ossia "Malattie trasmesse sessualmente".]
Patrick: Noi non ne abbiamo mai parlato.
Harley: No, e come avremo potuto? Ogni volta che cerco di essere seria con te, tu ti trasformi in uno scherzo della natura e fai delle cose come questa.
Patrick: Ad esempio?
:: joey ::Harley: Fissare Joey tutta la sera. Sputtanarmi in classe quando entrambi arrivavamo in ritardo. Non accettare di andare al ballo con me fino a quando Lauren Riley ti ha detto di no.
Patrick: Ok. La questione della classe era solo perché stavo cercando di salvarti la reputazione. E la questione Lauren era puramente difensiva. E ... avevo paura. Non lo so. Stavo solo ... mantenendo le possibilità aperte.
Harley: Possibilità. Si, beh, toglimi dalla tua lista di possibilità. Questo dovrebbe rendere le cose molto più facili per la tua torturata e stupida anima.
[Harley corre fuori dal soggiorno e dopo un po' si sente il rumore di una porta sbattere.]
Patrick: Probabilmente non avrei dovuto dire quella cosa sulle possibilità.
Joey: Tanto per cominciare.


15. ESTERNO. DI FRONTE ALL'OSPEDALE DI CAPESIDE - SERA
[Pacey esce fuori e finalmente trova Doug.]
:: pacey e doug ::Pacey: Ehi, eccoti qua. Dougie, papà ora è pronto per vederti.
Doug: Si, va bene.
Pacey: Uhm, a dir la verità, l'infermiera ha detto che l'ora delle visite finirà fra venti minuti, quindi ti conviene fare in fretta.
Doug: Lui ha chiesto di me?
Pacey: Cosa, del tipo che lui mi ha mandato qui a cercarti? Doug, stiamo parlando di nostro padre, non del Re dell'Inghilterra. Lui sa che entrambi siamo qui per vederlo.
Doug: Heh. Mi piace l'ammontare di conoscenza che hai acquisito su papà in quest'ora che sei stato con lui. Stai lanciando citazioni paterne come se stessero andando fuori moda.
Pacey: Beh, sei sempre stato tu quello più attento all'alta moda—
Doug: Non iniziare nemmeno, Pacey, almeno per una volta. Voglio dire, lo so che sei nel giro da quando il caro vecchio papà ti ha dato l'assenso—
Pacey: Ok, aspetta. E' di questo che mi vuoi parlare? Perché, dal mio punto di vedere le cose, tu ed io siamo due fratelli che cercano di prendersi cura della propria famiglia.
Doug: No, Pacey. Io sono quello che si prende cura della famiglia. Io sono quello che si prende cura della famiglia da anni.
Pacey: Oh, allora, Doug, non permetterti di fare il virtuoso con me. Tu non puoi spadroneggiare il tuo risentimento su di me perché quella è stata una tua scelta.
Doug: Si, mi capita di fare delle scelte. So che questo è un concetto estraneo per qualcuno che si divertono con le carriere musicali.
Pacey: Come siamo arrivati a questo punto? Sto invadendo il tuo territorio o roba simile? Tu sei l'unico membro della famiglia a cui è permesso essere premuroso e compassionevole? Cosa ti aspetti che faccia, Doug? Che mastichi un sigaro dall'altra parte del telefono e strappi un assegno per il funerale di quell'uomo? Io sono un membro di questa famiglia.
Doug: Si, quando ti conviene. E' stato così ultimamente per te, vero? Ti fai vivo qui con i tuoi regali costosi. Tu getti del fumo negli occhi di tutta la famiglia Witter. E poi vai via. E tutti se ne dimenticano.
Pacey: Dimenticano cosa? Che io sono il fiasco di questa famiglia? E che non sarei  mai dovuto maturare? Che a me non è permesso avere delle cose?
Doug: Oh, no, tutti noi vogliamo delle cose, Pacey. Credimi, tutti noi vogliamo delle cose. Nessuno te lo nega.
Pacey: Allora cosa? Non si suppone che io debba averle. Quindi, in definitiva, non si tratta di nostro padre. Questo è patetico, Doug, considerate le condizioni in cui  quell'uomo si trova in questo momento. Si tratta del fatto che tu vuoi vedere la mia faccia ogni giorno e sapere che sei ancora il bravo figliolo, che tu sei il leader. Beh, tutto questo è penoso. Dougie, mi mancano i battibecchi giornalieri tanto quanto te, ma prima o poi dovevo andarmene.
Doug: Pacey, non rendere questa cosa come una celebrazione della tua partenza da Capeside.
:: pacey e doug ::Pacey: Non è così. Ascoltati quando parli. Sono venuto qui per vedere te e per vedere lui. E sai una cosa? Lui lo sa, e lo apprezza. Forse è persino felice di sapere che il figlio che ha ignorato per gran parte della sua vita non gli porterà rancore fino al giorno della sua morte. Anche se strano, questa potrebbe persino essere una bella cosa.
Doug: Si, sai una cosa? Questa è una bella cosa, Pacey. [Sospira] Heh! E' tutta tua, fratellino. Sai una cosa? E' tutta tua. Goditela finche dura.


16. INTERNO. DI FRONTE ALLA PORTA DELLA STANZA DI HARLEY - SERA
[Joey e Patrick sono di fronte alla porta, e Joey comincia a bussare e dalla stanza si sente provenire della musica a volume altissimo.]
:: joey e patrick ::Joey: Harley, avanti. Stai ingigantendo la cosa oltremisura.
[Joey lancia un'occhiataccia a Patrick.]
Patrick: [Sospira] Si, avanti, Harley. Questa probabilmente non sarà l'ultima volta che ti farò arrabbiare. Inteso nel miglior modo possibile.
Joey: Hai mai avuto una ragazza?
Patrick: Ho sbagliato? A lei piace quando litighiamo.
Joey: Forse perché questa è l'unica forma di comunicazione che sembri conoscere.
Patrick: Conosco anche altre forme ... credo. Ascolta, Joey, è molto più intelligente di me. Con lei una volta ho tentato con il cosiddetto modo tradizionale, e non è stato bello. Io le facevo dei complimenti e mi sentivo tutto sudato. Ero un completo disastro.
Joey: Sai, nonostante quello a cui sei stato abituato a credere, i palmi della mano sudati eccetera, in realtà sono abbastanza teneri. [Bussa alla porta] Harley!
Patrick: Si, sono teneri per cinque secondi. E poi lei guarderà Peter Garran e lui la impressionerà con la sua indisponibilità e singolare altezza, e io andrò nel dimenticatoio. Se continuo con questa sgarbataggine spiritosa, per lo meno sarò quello simpatico.
Joey: Questo è vero. Oh, mio Dio. E' vero. Voi ragazzi siete tutti uguali.
Patrick: Joey, tu provi-- tu provi della colera. Tu sei stata ferita. Forse hai perso qualcuno.
Joey: Nel caso non l'avessi notato, lo stesso vale per te. [Bussa un'altra volta] Harley!
Patrick: Non potrei mai avere per le mani un petardo come lei. Forse ho bisogno di qualcuna più posata nei suoi modi. Una donna più matura, se sai cosa voglio dire.
Joey: Tu ed io? Non succederà. E, ascolta, Harley è una ragazza molto sfacciata, e se è intelligente, non ti rivolgerà mai più la parola.
Patrick: Tu mi uccidi Joey.
[Lui tenta di affascinarla, ma non funziona.]
Joey: L'unica cosa che voglio fare è darti alcuni consigli. Vattene, adesso. Non menzionarmi mai più. Vai a casa a strimpellare con la tua chitarra o qualunque cosa tu faccia, e poi escogita un fantastico gesto per riconquistarla. E non pensare mai che ci sia solamente un giorno in cui tu puoi smettere di fare questo genere di cose, perché la cosa peggiore che un ragazzo può fare è rinunciare alla preda. E Patrick, Patrick! [Lui le sta fissando il seno] Patrick... sii realistico. Se io non fossi una brava ragazza, ti avrei riso in faccia e ti avrei chiamato matricola nell'istante stesso in cui ti ho conosciuto.
:: joey ::Patrick: Allora perché non l'hai fatto?
Joey: Perché mi ricordi qualcuno che conosco. Adesso esci da qui prima che mi ricordi tutto quello che mi fece arrabbiare di lui quando avevo la tua età.
Patrick: Noi non ci parleremo ma più—
Joey: Lo so. Sto piangendo dentro. Addio, matricola.
[Lui va via e Joey continua a bussare alla porta.]
Joey: Harley. Avanti, sono io. Per favore?


17. INTERNO. CAMERA DEL SIG. WITTER ALL'OSPEDALE DI CAPESIDE - SERA
[Il Sig. Witter sta guardando la TV mentre Doug è seduto su una sedia accanto a lui che legge il giornale. Pacey bussa alla porta, poi entra e il Sig. Witter spegne la TV e sembra felice di vederlo.]
:: pacey, doug e il sig. witter ::Pacey: Ehi.
Sig. Witter: Ehi.
Pacey: Volevo fermarmi un altro po' prima che chiudano bottega, per vedere come stavi.
Sig. Witter: Vorrei poter bere dello scotch. [Ride] Oltre a questo, sto bene.
Pacey: Beh, stavo pensando che forse potrei fare un salto domani mattina. Prima di tornare a Boston se ti va bene.
Sig. Witter: Si.
Pacey: E, uhm, Dougie, ci vediamo a casa.
Doug: Si, forse.
Pacey: Ehm, buonanotte, ragazzi.
Sig. Witter: Uhm, Pacey... grazie per avermi preso una camera privata.
Pacey: No, non sono stato io. E' Doug che si è occupato della camera. E' stato bello rivederti, papà. Stammi bene.


18. INTERNO. STANZA DI HARLEY - SERA
[Harley è seduta sul letto, che ascolta la radio, quando Joey entra dentro.]
Joey: Harley! 
[Joey spegne la radio.]
Harley: Spero di non aver fatto da guastafeste questa sera. Sembra che voi due vi stavate divertendo alla grande.
Joey: Tu ed io ci conosciamo a malapena, giusto?
Harley: Si, ma chi se ne importa.
Joey: Io non andrei mai dietro al tuo ragazzo. Non è onesto.
Harley: Ok, ascolta. Lo so che tu non andresti dietro a Patrick. Tu sei una ragazza modello eccetera eccetera.
:: joey e harley ::Joey: Lui non mi è venuto dietro. Lui stava solo ... facendo quello che loro fanno, cioè testare i limiti.
Harley: L'ho capito, Joey. So che per metà del tempo Patrick mi stava mettendo alla prova. Tanto per iniziare quello che non capisco è perché metta alla prova qualcosa che è già traballante? Voglio dire, lui ha iniziato a incasinare la mia psiche prima che scoprissimo se stavamo insieme o no. E' stato così difficile anche per te al liceo?
Joey: Certo. Voglio dire, ma ripensandoci ora tutto è ridimensionato. Sai, adesso tutti i problemi che Pacey ed io avevamo sembrano insignificanti, e tutti gli ostacoli che Dawson ed io abbiamo superato sembrano inutili.
Harley: Caspita, quanti ragazzi hai avuto?
Joey: Heh, non è così piccante come sembra.
Harley: Beh ... va bene, allora come posso saltare la parte di mezzo? Che so, se tu potessi dire alla te stessa di allora qualcosa, cosa sarebbe?
Joey: [Sospira] Ultimamente mi sono chiesta perché le cose erano diverse. Sai, perché io riesco a parlare ad Eddie senza essere spaventata. E, sai, quando hai sedici anni, molte scelte sono motivate dalla paura. Del tipo, una mossa sbagliata e il mondo finisce. E forse è così. Forse si tratta solo ... non lo so, di fare un respiro profondo e perdonare te stessa per gli errori di ieri. Sai, domani entrerai a scuola, e vorrai dare un pugno in faccia a Patrick, ma lui potrebbe dire qualcosa che ti farà cambiare idea. Ascoltalo, Harley. Quindi ... non aver paura di andare avanti.
Harley: Se tutto questo è per via di Eddie, perché non lo segui dall'altra parte del paese?
Joey: [Ride] Non si tratta solo di lui. Si tratta di me e ... di quello per cui sono pronta.
:: joey e harley ::Harley: Per cosa sei pronta?
Joey: Questi, ragazzina, non sono affari tuoi. Tuo padre sta per rientrare a casa ed io non penso di averti visto scrivere un saggio durante tutto questo melodramma.
Harley: Ok, ok. Oddio, quando finirà mai questa battaglia? Insomma, stai diventando altamente antipatica.
[Joey prende il telecomando e riaccende la radio, ed esce dalla stanza.]
Joey: Mai. Sto mettendo a punto le mie abilità da odiosa. Sbrigati!


19. ESTERNO. DI FRONTE A CASA LEERY, CAPESIDE - SERA
:: pacey ::[Pacey parcheggia la sua auto e poi va verso il portico, quando sta per bussare alla porta, da dietro la casa arriva Dawson con in mano della legna da ardere.]
Dawson: Pacey?
Pacey: Dawson. Ehi, che ci fai qui, amico?
Dawson: Uhm, è una lunga storia. Al momento, sto portando dentro della legna da ardere. Tu cosa ci fai qui?
Pacey: Uhm... beh, ero in città, così volevo far visita a tua madre, e vedere come stanno procedendo le riparazioni.
Dawson: Wow, questo è... grazie.
Pacey: Si.
Dawson: Va tutto bene?
Pacey: Si, io sto bene, ma oggi ho fatto visita a mio padre in ospedale.
Dawson: Oh, mio Dio. Sta bene?
Pacey: Si, si riprenderà. E' stato per via delle condizioni del suo cuore, ma uscirà domani mattina, quindi starà meglio. Ma, uhm, sai ... non importa quanto forte pensi sia tuo padre, uhm, è un po' sconcertante vederlo sdraiato là così vulnerabile.
:: dawson ::Dawson: Si. Può sconvolgere il tuo mondo.
Pacey: Si. E questo probabilmente mi ha fatto pensare a te. E ... forse è soprattutto questo che mi ha portato qui. E solo che ... io ... io non ero pronto, sai. Io-- [Ride] E' la prima volta dopo tanto tempo che io-- io volevo accoccolarmi e tornare bambino e lasciare che se ne occupi qualcun'altro.
Dawson: So cosa intendi. Non so quando questo sia accaduto. Quando io sono  diventato colui che si assicura che la casa si abbastanza riscaldata, e tu quello che si preoccupa delle riparazioni.
Pacey: Non lo so, ma qualche volta mi sento come se avessi recitato una parte, sto  indossando un abito elegante da così tanto tempo, che ... potrei aver dimenticato come ci sono arrivato.
Dawson: Si. So che a te capita più spesso che a me, ma oggi un ragazzino mi ha chiamato signore.
[I due si mettono a ridere.]
Dawson: Ma che diamine?
Pacey: Lo so. E' strano. Ogni volta che sento "Sig. Witter", mi guardo alle spalle. Chi ti ha chiamato signore?
Dawson: Un ragazzino nella mia-- stavo quasi per dire un ragazzino nella mia classe. Oggi sono stato al Capeside High.
Pacey: Cosa, nei tuoi pensieri?
Dawson: [Ride] Quasi. Uh, no. Sono andato a parlare alla classe di cinematografia del Professor Gold.
:: dawson e pacey ::Pacey: Ma dai. [Ride] Davvero? Heh! Immagino sia questo che la gente chiami tornare al punto di partenza, huh?
Dawson: Si. Si, ci sono stato. Dovevo parlare di dove mi trovo adesso e delle attrattive del vero mondo e roba simile, ma ... è stato strano, Pace. Oggi ho guardato il film di questo ragazzo, e tutto quello a cui riuscivo a pensare era "Non so niente". Oppure lo sapevo, e lo perso da qualche parte lungo la strada.
Pacey: Si, so cosa intendi. Uhei. [Ride]
Dawson: Essere qui ... essere al liceo, con tutti quei fantasmi che mi circondano, voglio tornare indietro. Voglio riniziare tutto daccapo, fare le cose nel modo giusto.
Pacey: Si. Si. Mi piacerebbe tornare indietro nel tempo ... ma non vorrei averlo così come era. [Sospira] Voglio solo individuare quel momento della vita in cui tutto è andato storto.
Dawson: Penso che per sia stata la pubertà.
Pacey: Anch'io quella la salterei. Ma se tu non avessi avuto tutti quei tuoi grandi amori nella tua vita, non avresti qualcosa su cui fare film.
Dawson: Vero. Invece adesso che ho preso abbastanza distanza e che posso realmente dire qualcosa sugli amori della mia vita, non posso permettermi di fare film.
Pacey: Permetterti? Queste sono le persone a cui io vado incontro, amico mio. Avanti. Io sono un mago dell'alta finanza.
:: dawson e pacey ::Dawson: Giusto, giusto, giusto. Io sono il tipo di persona che tu cerchi.
Pacey: [Ride]
Dawson: I perdenti sentimentali con dei sogni da 10 centesimi.
Pacey: Diciamo 10.000, ma chi li conta, giusto?
Dawson: Scusi, ma-- mi sta spaventando, Sig. Witter.
Pacey: Va bene, possiamo parlarne un'altra volta, signore.
Dawson: Ascolta, ho appena fatto del caffè, ti va di entrare dentro e sederti per un po', è stata una giornata lunga.
Pacey: Si. Si, mi piacerebbe, amico.
[I due entrano dentro casa.]


20. INTERNO. STANZA DEL DORMITORIO DI JOEY ED AUDREY - SERA
:: joey ::[Joey entra dentro la stanza, appoggia la borsa, si toglie il cappotto e lo appoggia su una poltrona. Poi si distende sopra il letto e fissa il soffitto. Dopo un paio di secondi, prende il telefono, compone un numero e poi sentiamo la voce di Pacey nella segreteria telefonica del suo cellulare.]
Joey: [Sospira] Ciao, sono io. Allora, pensavo di avere una risposta quando ho alzato la cornetta, ma non è così. E allora ho pensato mi sarebbe venuto in mente qualcosa mentre parlavo, ma--eh-- non ho avuto fortuna. Uhm ... Pace ... penso che il problema consista nel cercare di capire questa :: joey ::faccenda da soli. Io-- io penso che forse dovremo ... farlo insieme, sai? E ... sai come si dice se potresti rifare tutto da capo, cosa cambieresti? Beh ... io probabilmente cambierei molte cose ... ma sono anche molto fortunata ad averne l'opportunità. E ... immagino che quello che stia cercando di dire è che quando non ti guarderò ripensando a tutto quello che è successo. Io ... io ti guarderò e penserò a quello che potrebbe succedere. Chiamami. Ciao.

[Fine dell'episodio.]

Traduzione Dawson's Friends Italia






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